Non è un mistero che il diritto urbanistico è “necessariamente un diritto flessibile” (come affermato da Paolo Stella Richter in Riv. Giur. Urbanistica 1/2021) per diverse ragioni che di seguito si possono riassumere:
– l’Urbanistica è una materia che non può vantare il dono della profezia;
– ogni cambiamento d’uso del territorio non incide unicamente sulla porzione interessata ma anche sul suo intorno;
– i diritti di libera circolazione e insediamento vigenti in Ue impongono la massima flessibilità nella conformazione del territorio;
– la rapida evoluzione dell’umanità (negli ultimi 2 secoli si sono registrati molti più cambiamenti che nei precedenti venti secoli) obbliga l’inseguimento della disciplina urbanistica alle mutevoli e repentine esigenze;
– necessità di passare dalla previsione pianificatoria alla realizzazione progettuale, altrimenti la pianificazione altrimenti si rischia di prescrivere norme conformative del territorio non più attuabili;
– la disciplina è necessaria e quindi non sopprimibile, ma al contempo sempre mutevole e quindi flessibile (non solo in senso temporale ma anche spaziale, mutando da Regione a Regione).
Questo portale si prefigge l’obiettivo di focalizzare le fattispecie di maggior cambiamento o pressione socio-economica, consentendo agli operatori di settore di affrontare le problematiche operative con la piena consapevolezza dei rischi sottesi.
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